La maledizione

IMG_8120Ugo è stato il primo ad ammalarsi, poi è toccato a Carolina che abbiamo dovuto mettere sotto flebo per la forte disidratazione. Sono i soliti sintomi fatti di dolore allo stomaco e alla pancia, nausea e poi via di diarrea e vomito. Normale dirà qualcuno, ma quando ci sei dentro sembra non finire mai.

A Ugo è successo ancora, almeno altre due volte e sempre per aver mangiato senza prestare attenzione. Non puoi mangiare creme a base di uovo o bere acqua dal rubinetto. Devi proprio fare attenzione almeno se a disposizione hai pochi giorni, perché trascorrere metà del soggiorno a letto con la febbre non serve a nessuno. E noi in India andiamo per servire.

Io ho conosciuto la maledizione la seconda volta che sono stata a Daddy’s Home. In realtà ho fatto appena in tempo ad arrivare a Dubai per una pausa di un giorno nel viaggio di rientro a casa. La mattina della partenza da Dubai a Venezia avrei dato qualsiasi cosa per sentirmi dire che l’aereo non sarebbe partito. E così è stato. O meglio. L’aereo è partito ma senza di noi. Era in overbooking e per convincerci a lasciare i nostri 4 posti ci hanno offerto la permanenza in un hotel per partire il giorno successivo. Tutti i passeggeri a cui hanno fatto la nostra stessa proposta hanno reagito come se avessero offerto loro di andare a morire di sete nel deserto.  Per quanto mi riguardava invece, vedevo la hostess che, mentre ce lo proponeva assumeva sempre più l’aspetto della Madonna e anche se a Ugo poco piaceva l’idea di rimanere, io ho preso al volo l’offerta e mi sono fatta l’intera giornata a letto in un pessimo albergo di Dubai.

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