Cosa si può raccontare di una donna come Valeria? Io non trovo le parole per descrivere una simile fonte inesauribile di energia e vitalità. Lasciamo stare che non è mai stanca e macina visite mediche a decine e decine di ragazzi al giorno, fino a farne più di 250 solo a Butterfly Hill. Lasciamo perdere che quando vai con lei in città per comprare cose necessarie all’orfanatrofio come medicine e attrezzatura varia, le rimane la forza anche di portarti nel ristorantino particolare, di raccontarti storie e avventure della sua esperienza per Care & Share come un fiume in piena e di spronarti quando mostri evidenti segni di cedimento. Valeria è ben altro e assieme ai suoi colleghi è fondamentale per Care & Share.
Inizia la sua storia a Daddy’s Home nel 2008 con una prima visita per conto di CCWW ed il “progetto di assistenza” ai bambini di strada raccolti da Carol Faison.
Il ChildCareWorldWide (Pediatri di famiglia per i bambini del mondo) conta attualmente circa 40 pediatri di famiglia che volontariamente prestano il loro servizio presso strutture onlus tra cui anche Care&Share.
Da ottobre a marzo di ogni anno vengono in orfanatrofio due pediatri per volta per 15 giorni con biglietto aereo e spese varie a carico individuale. Questi 15 giorni sono giorni che ottengono sottraendoli dalle ferie maturate. Questo tipo di programma permette di dare assistenza continuativa all’orfanatrofio e alle varie strutture di Care & Share.
CCWW presta il proprio servizio seguendo dei criteri precisi in base alle priorità specifiche del territorio indiano come la cura degli ammalati, la cura dei malati cronici e le vaccinazioni. Il governo indiano teoricamente dovrebbe occuparsi delle campagne di vaccinazioni con continuità e metodo date le malattie ancora presenti. Purtroppo questo avviene in modo irregolare a seconda delle disponibilità finanziarie. Ciò comporta che le persone vengono vaccinate seguendo il cosiddetto effetto a macchia di leopardo trasformando la vaccinazione più pericolosa della sua totale assenza.
I vaccini che CCWW finanzia e rende disponibili per tutti bambini presenti in orfanatrofio e man mano per quelli nuovi che arrivano sono: antipolio (lo passa ancora il governo), difterite tetano pertosse antiepatite B e antiemofilo (pentavalente). Ogni bambino che entra come nuovo ospite viene visto, visitato e vaccinato dal personale medico di CCWW che ne registra ogni informazione in un libretto sanitario che lo accompagnerà fino a quando non lascia Care&Share per la vita da adulto. Le vaccinazioni fino ad un certo momento sono state finanziate da Care & Share grazie alle donazioni, provenienti soprattutto da CCWW, da parte di privati. Ora se ne fanno carico direttamente i membri di CCWW.
Oltre alle vaccinazioni i pediatri si occupano degli interventi chirurgici che in qualche modo rientrano tra le assistenze ordinarie ai malati (appendicectomnia-cardiopatie congenite-malformazioni in genere- emergenze per infortuni) .
La prevenzione rappresenta un altro aspetto importante della missione di CCWW attraverso il controllo igienico sanitario di tutti gli ospiti e delle case dove vivono; la formazione igienico nutrizionale e l’educazione sessuale rivolta ai ragazzi e alle inservienti addette a seguirli. Sono lezioni vere e proprie tenute dai pediatri nelle classi della scuola, includendo tra gli alunni il personale addetto alla loro cura e ai responsabili delle strutture, durante le quali vengono fornite precise e dettagliate informazioni su come provvedere alla propria igiene e cura personale, insistendo sulle malattie trasmissibili per contatto, anche sessuale, inclusi i vari parassiti (scabia-pidocchi) e le numerose infezioni batteriche (stafilococco-streptococco-micosi).
I pediatri si prendono la briga anche di dare una formazione continua a tutto il personale medico presente in orfanatrofio in merito a tutto ciò che può integrare l’assistenza sanitaria e fare in modo che sia autonomo nel poter provvedere ai ragazzi anche quando i pediatri non sono presenti . Primo soccorso, emergenze di ogni tipo, assistenza neonatale, arresto respiratorio, sono alcuni tra gli argomenti formativi seguiti e ripetuti negli anni.
CCWW si è fatto anche promotore della formazione delle nurses affinché il loro apprendistato obbligatorio, svolto all’interno delle strutture di Care & Share fosse riconosciuto dal governo. Questo significa che si può contare sulla manovalanza più o meno specializzata in campo sanitario in forma gratuita ( a parte vitto e alloggio) in cambio della formazione sul campo. Generalmente chi esce da qui trova facilmente lavoro fuori.
Un altro aspetto che sta molto a cuore ai pediatri è la nutrizione. Tutta l’ alimentazione del campus è studiata dai pediatri in considerazione degli ingredienti disponibile nel territorio oltre che della disponibilità finanziaria per l’acquisto degli alimenti.
Le diete da seguire sono tre: per i babies, dallo svezzamento ai tre anni; dai tre in poi; speciale per HIV.
Da 0 a 3: dieta bilanciata a base di cereali come riso-pane ciapati-ragi (cereale primitivo economico ad alto valore proteico) frutta; verdura; latte (nell’ orfanatrofio ci sono le bufale); yogurt; carne di pollo e uova.
Dai tre anni in poi : cereali frutta secca (arachidi) verdura; poco latte; yogurt; poca carne e uova.
Ammalati HIV : dieta proteica (uova ogni giorno) pollo e maggiore contenuto di frutta e verdura.
Molti neonati giungono in orfanatrofio positivi all’HIV per trasmissione materna (anticorpi materni), al secondo test molti di loro fortunatamente risultano negativi grazie alla regressione degli anticorpi.
Gli ammalati di HIV sono una settantina sparsi tra Butterfly e Daddy’s Home ed alcuni sono addirittura già al college. Sono tutti arrivati HIV positivi o addirittura già ammalati. Il problema è che per la legge indiana il trattamento dovrebbe essere fornito ad ammalati sopra i 5 anni di età. Il dr. Bruno Mordini (neonatologo in pensione) si è battuto senza risparmiarsi al punto da ottenere del governo che la terapia potesse essere somministrata prima dei cinque anni di età seppure a spese di Care&Share.
In realtà Care & Share ha ottenuto di poter somministrare la terapia anche per i neonati ammalati e non solo per i bambini oltre i 5 anni.
Di tutti i bambini HIV positivi (70) circa 50 se non di più sono in terapia. Gli altri non sono ancora nella condizione di averne bisogno. Gregori Stella Tobi sono in terapia.
Mi scuso con i vari pediatri di CCWW se ho tralasciato qualcosa o se ho indicato informazioni non precise ma ritengo doveroso, nei loro confronti soprattutto, ma anche nei confronti di tutti i volontari, rendere noto l’impegno e l’immenso lavoro che è stato fatto ed è in corso al momento attuale a favore degli ospiti dei vari orfanatrofi gestiti da Care & Share.
Sento di dedicare un grazie particolare a Valeria che ho incontrato per la prima volta in questa occasione ma che mi sembra di conoscere da sempre. Ne ho sempre sentito tanto parlare e finalmente le informazioni che avevo trovano ora un volto e una voce. La voce di Valeria è una costante della mia giornata. Valeria non molla mai! Ma staresti ad ascoltarla per ore tante sono le cose importanti che dice e tanta è la voglia di condividere con tutti la sua esperienza. Credetemi e non me ne vogliano gli altri pediatri di cui non posso parlare perché non li conosco. Valeria qui dentro è un motore sempre acceso. Se ogni tanto qualche nuvola mi attraversa i pensieri e annebbia la visione del futuro, Valeria soffia e spinge oltre i dubbi e le preoccupazioni. Non che lei non ne abbia! Chi non ne ha in questo paese dove ogni giorno fai due passi avanti e uno indietro? Ma Valeria, un po’ per la sua esperienza, un po’ per il suo carattere positivo, mi ricarica come la spina del cellulare. Quando la batteria è giù Valeria mi tira su.
E’ venerdì e sono arrivata sabato. Ormai è da una settimana che girovago per il campus facendo i miei soliti lavoretti (rispetto al lavoro di Valeria, di Ugo e di Erminio i miei sono miseri lavoretti) a favore soprattutto dei più piccoli. Vorrei avere più tempo e più energia per stare anche con i grandicelli, ma quando loro tornano da scuola io sono chiusa in Babies Home. Le case di mattina si svuotano lentamente, molto, molto lentamente dalle 8,30 alle 9,30 quando suona la campanella della scuola. La strada che divide il campus dallo stabile delle classi è trafficata e ci passano tuc tuc, carretti, moto e camion, tutti sempre strombazzanti senza tregua. Quando cerco di attraversare la strada con le piccole della Lousiana Home in fila indiana facendo il trenino, rischio di prendermi a botte con qualche guidatore scatenato. Malgrado la presenza del guardiano in divisa addetto al traffico, nessuno alla guida di un mezzo su ruote si ferma per far passare le mie bambine. Così ogni volta mi metto in mezzo alla strada e imprecando come uno scaricatore di porto impongo lo stop a chiunque. Ugo sostiene che io voglia cambiare il mondo e che le mie imprecazioni accompagnate da gesti poco eleganti non servano a nulla. Vero! Ma non mi importa, non li sopporto proprio e anche a rischio di tornarmene con un occhio nero, continuerò a puntare l’indice e a minacciare di ogni morte funesta possibile tutti quelli che non lasciano passare le mie bimbe.
Cara Valeria se proprio devo prendermi le botte almeno che tu sia qui a curarmi, di te mi fido ciecamente.
Cari bambini e caro personale di Care & Share siate consapevoli del bene prezioso che CCWW con Valeria e i suoi colleghi rappresentano per tutti.
E un’altra giornata è andata.